La dittatura dell'ignoranza, che ha dato il titolo a un testo di Giancarlo Majorino, ha "sdoganato" l'orgoglio di essere ignoranti; il disprezzo per il sapere e i suoi cultori; la pretesa di "fare" e saper fare anche senza conoscere; la convinzione di essere comunque migliori di tutti gli altri. In Italia lo strumento principale di questo passaggio è stata la televisione: non solo nei notiziari e nelle trasmissioni politiche, quanto nella securitaria (fondata sulla propalazione della paura) e decerebrata (fondata sulla stupidità) rifilata al pubblico culturalmente più indifeso dalle trasmissioni di intrattenimento. Ma si è innestato su processi globali. Il primo è il passaggio epocale dalla cultura scritta di libri, giornali e riviste a quella audiovisiva di televisione e internet. I "contenuti” veicolati su questi supporti possono essere gli stessi ma in genere non lo sono ma le modalità di trasmissione e recepimento li alterano radicalmente: il medi