Intervento di Paolo Cacciari al laboratorio politico residenziale promosso dal Centro Studi Economico Sociale per la Pace di Pax Christi a Camaldoli dall’11 al 13 ottobre (titolo Per uscire dalla Guerra, partire dalla speranza e non dalla paura ). Sulla scia dei lavori di Brancaccio, Lucarelli e altri, abbiamo tentato di usare un metodo di analisi marxista dei conflitti in corso, concludendo che: “capitale è guerra”. La guerra è consustanziale all’economia di mercato . La ricerca dei “vantaggi competitivi” (vedi i rapporti di Draghi e di Letta, ascolta Ursula e Giorgia … ascolta chiunque sia messo a capo di qualche potere) è diventata il culto della religione della crescita economica. La competizione come principio universale delle relazioni sociali, per l’egemonia e il predominio economico conduce inevitabilmente al confronto militare e all’uso delle armi. Il mito liberale di stampo illuministico (Voltaire, Montesquieu, Kant… fino a Keynes e agli Economisti per la pace), secondo